L’UOMO TRA SPAZIO E TEMPO: SAPERI A CONFRONTO

6-7 Ottobre 2007 presso Villa Castelletti – Signa (FI)

La Compagnia del Tao si riunisce in questo appuntamento con l’intento di trasmettere in un momento di grande fragilità per l’umanità l’importanza dell’ascolto.

Oggi, l’aggregazione e la disaggregazione di tempo, spazio e materia portano a nuovi livelli di intensità e nuovi significati. La dignità umana è proporzionale alla consapevolezza che gli individui hanno di sé e della loro posizione rispetto al resto del mondo. Riaffermare i concetti di spazio e tempo secondo quanto le tradizioni antiche hanno tramandato applicandoli ad un sistema sociale dove la tecnologia avanzata ci impone di velocizzare i nostri pensieri e le nostre azioni può renderci possibile vivere in modo più armonico.

Il metodo di confronto che gli illustri relatori ci proporranno in questo Convegno, ci indica come vagliare ogni cosa che si manifesta tra spazio e tempo e trattenerne il valore. Questo sviluppa l’attenzione e la disponibilità ad accogliere l’altro diverso da noi: esaminare, confrontare e valorizzare le esperienze cogliendone gli aspetti positivi senza dimenticare o dover rinnegare le proprie origini.

In un società interculturale dove donne e uomini di diversa provenienza si incontrano quotidianamente i valori etici devono fondarsi sull’idea che “Conoscere” è unicamente acquisire la capacità di ascoltare e osservare senza pregiudizi tutto quello che la vita (nel suo svolgersi simultaneamente in assonanza con le Leggi e il Mistero che regolano il tempo e lo spazio) e il mondo intorno a noi ci suggerisce.

“I linguaggi che descrivono il concetto di Reale, non ultimo quello scientifico, ci sostengono (ci dice il dr. Cracolici) nel nostro lavoro che ha come oggetto di consegnare alle generazioni future la possibilità di vita e di benessere per l’Uomo, ma sono ben lungi da esaurire l’argomento. L’antica cultura cinese ci suggerisce di “fare il vuoto” non con la “mente” ma con il “cuore”, sede dell’energia vitale “Shen” (la forma più “raffinata” di energia interiore che solo l’uomo possiede. I processi organici rivelano infatti la presenza di Jing, i movimenti quella del Qi, ma solo la coscienza umana riflette la presenza di Shen), per avvicinarci il più possibile a quel livello di “coscienza” a cui gli Uomini ti tutti i tempi ambiscono. Per far questo occorre far tacere i rumori della nostra assordante vita moderna , riconquistare il “silenzio” e far riemergere spontaneamente la “coscienza”.

Ospiti d’eccezione al Convegno: il Gran Maestro You Xuan De – Abate del “Tempio Taihe”, che è considerato in Cina un luminare taoista della corrente filosofico-religiosa, uomo che è stato essenziale nello svolgimento e nelle riprese del film “La tigre e il dragone” per il quale egli ha fornito il suo sapere per la correttezza delle immagini;

François Jullien, filosofo e sinologo, professore all’Università Paris 7 – Denis Diderot, membro dell’Institut Universitaire de France, direttore dell’Institut de la pensée contemporaine di Parigi, autore di libri tradotti e pubblicati in una quindicina di paesi; Franco Cardini docente di Storia medievale nell’Universita di Firenze, alternando tale impegno con corsi tenuti come docente presso Università non italiane (Parigi, Poitiers, Gottingen, Barcellona, Burlington, Turku, Sao Paulo, Amman, Gerusalemme), vincitore di numerosi premi letterari; Marco Ferrini, Ph.D. Psychology, Fondatore e Presidente del Centro Studi Bhaktivedanta, Accademia di Scienze Tradizionali dell’India; Alessandro Meluzzi, Medico chirurgo con specializzazione in psichiatria, docente di Genetica del comportamento umano -Università di Siena e di Psicoendocrinologia – Università di Torino, autore di numerose pubblicazioni; Gioachino Chiarini Preside della Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Siena; Angela Staude Terzani, scrittrice.

PRESENTAZIONE 

PROGRAMMA

ABSTRACT

A cura di Elena Corna

La Compagnia del Tao torna “sul luogo del delitto” per indagare ulteriormente. Sempre a Villa Castelletti ha infatti luogo il convegno “L’uomo fra spazio e tempo: saperi a confronto”, logica prosecuzione dell’incontro precedente. E’ il movimento infatti che dà modo di percepire il tempo; in un universo assolutamente statico, il tempo semplicemente non esisterebbe. Se è valido il modello per cui l’universo nacque dalla singolarità del Big Bang, lo spazio e tempo si sono originati insieme. “L’essere che può essere nominato non è quello che fu da ogni tempo. Ma innanzi che i tempi fossero, fu un Essere non esprimibile” (Tao Te Ching, I, A) La natura del tempo e dello spazio martella la mente umana, da Lao Tzu e Seneca (“Quidquid temporis transit eodem loco est”, Epistulae ad Lucilium, 49,2, per non parlare del De Brevitate Vitae) fino a S.Hawking ,che aggiunge al suo “La natura dello spazio e del tempo” il sottotitolo “Come capire l’incomprensibile”…Incomprensibile. Ci sono tanti tempi (cosmico, storico, biologico…), tanti modi di rappresentarlo (ciclico, lineare…) e poi il tempo, come si sa, è relativo. Non solo: è relativo anche il modo di percepire il tempo, a seconda delle culture. Si narra che, alla fine del XX secolo, un giornalista chiese al primo ministro cinese cosa ne pensasse della rivoluzione francese. “E’ troppo presto per dirlo” rispose il min- istro. Vero o falso che sia, l’aneddoto è paradigmatico: per una cultura millenaria come quella cinese, due secoli sono un ben piccolo intervallo di tempo! Saperi a confronto, dunque, per poter pensare il tempo e lo spazio da angolazioni diverse ( Nota: quest’anno la Compagnia del Tao, intenzionata a “spaziare”, ha l’onore di ospitare relatori provenienti anche fisicamente da lontano: Francois Jullien, filosofo,scrittore, sinologo e direttore dell’Institut de la Pensée contemporaine di Parigi, e il Gran Maestro cinese You Xuang De). Così, i relatori propongono una riflessione sul tema attraverso una serie di interazioni: fra il Taoismo e il Cristianesimo (Franco Cardini, storico), fra il Mediterraneo e l’Oriente (Gioachino Chiarini, latinista), fra l’Europa e la Cina (Francois Jullien). Ma è necessario ben altro antidoto per percepire il tempo e lo spazio con modalità diverse da quelle dominanti nel contesto culturale in cui viviamo, per il quale il tempo è un flusso rapinoso che si cerca di negare (vergogna della vecchiaia) o di controllare (solitamente, con la velocità: si accelerano le immagini, le prestazioni, il decorso dei rapporti e i mezzi di trasporto; eppure, anche se si può arrivare sempre prima, tutti hanno sempre meno tempo…), e lo spazio è qualcosa da possedere, da delimitare con confini, da conquistare con conflitti.

L’antidoto è cercare di contattare la dimensione “oltre” lo spazio e il tempo, e perciò, in certa misura, oltre la mente: la dimensione spirituale, la porta privilegiata di accesso al Tao. Si trascorre quindi mezza giornata sotto la guida del Gran Maestro You Xuan De, con cui si fa esperienza di movimento e di meditazione. La meditazione è una delle vie maestre: attraverso il silenzio emerge l’ascolto della coscienza che conosce la dimensione in cui tutto è Uno, in cui la nota base è qualcosa che si sente (in mancanza di termini più adeguati) come Amore. Lo spazio è energia di espansione sul piano fisico, così come l’amore lo è sul piano spirituale; lo spazio che si può occupare è legato all’amore che si libera. Per questo l’Amore è l’altro tema dominante del convegno. Viene evocato da F. Pianigiani (il cui concerto è titolato “Bhaktirasa: il sentiero dell’Amore”) e da Marco Ferrini ( presidente del Centro Studi Bhaktivedanta, che parla de “L’esperienza dell’avventura dell’Amore divino nella tradizione indiana”), cui fa seguito il contributo di A. Lomuscio che termina con un richiamo alla “Luce del Cuore”, come luce che rende immanente la Trascendenza. Mentre il sole tramonta su Villa Castelletti, il convegno si conclude proprio con l’invito a tener accesa la Luce del Cuore, capace di percepire e creare uno spazio diverso…